7 gen 2009
SantoRyan mi permette di andare e tornare dalla Sardegna per 10 euro, tutto compreso.
Roma-Alghero: 448 kilometri; in otto ore; per 5 euro.
Più o meno 0,011 Euro al kilometro.
Però la nonnina non abita ad Alghero, ma a Villagrande, una frazione di Tortolì.
Mi dico "mi faccio Alghero-Villagrande in treno".
Vado sul sito delle nostre FS e scopro che Villagrande non esiste.
Mi dico: "forse non hanno una stazione"...
Allora cerco sul sito di trenitalia "Tortolì"
Per le FS non esiste nemmeno Tortolì (11mila abitanti e capoluogo di provincia)
"Vabbè", mi dico, "prendo il treno per Nuoro e mi faccio gli ultimi 100 kilometri sulle ginocchia".
Ecco cosa propone trenitalia:
Alghero-Nuoro
un solo treno al giorno (come dire che tra Como e Milano viaggi un solo treno)
partenza alle 8 di sera e arrivo previsto per le 10... del mattino successivo.
14 ore di viaggio per fare 124 kilometri!
... meno di 9 Kilometri all'ora...
Hanno avuto il pudore di non pubblicare il prezzo del biglietto.
Spinto dalla curiosità sono andato alla stazione Termini per chiedere.
Meglio che non lo sappiate.
5 gen 2009
mi sono accorto che criticare il Primo Ministro di un qualsiasi Paese, risulta un clamoroso autogol per un italiano.
Chiedo venia.
Per pareggiare i conti, posto una poesia che ho letto oggi, si intitola "Strunz", e la dedico ad un sacco di persone.
Strunz,
ch' ammuntunat' staj,
sott' a na' lenz e' mur,
c'a cap rint' e' rin',
c'a cap' cott e' sole.
Nù moscone t' ronza attuorn'
e t' canta na ninna nanna,
e tu ruorm',
strunz.
L'autore, Salvatore Di Giacomo, non deve essere stato un tipo troppo sveglio (del tipo che le sue uniche poesie conosciute, sono quelle che lui ha dato via per farle diventare canzoni); però mi sa che questi versi vale la pena di impararseli a memoria.
'notte.
4 gen 2009
-- Presidenza c(i)eca? --
considerando che
- voi cechi siete per la prima volta alla Presidenza di semestre (e vi trovate tra i piedi un Presidente della Repubblica che detesta la UE);
- siete appena succeduti a Sarkozy che (nonostante le mogli) ha fatto faville (del resto, in un mondo di nani, chi porta i tacchi è un gigante);
(e la Signora Topolonak presumo...)
... perchè Lei, Mr Potuznik, non prende in seria considerazione l'idea, in questo delicato momento, di evitare di scorreggiare dichiarazioni come: "Interpretiamo questo passo come un'azione difensiva e non offensiva"?
Potrebbe cortesemente tacere come fanno molti altri?
Almeno vedere il SUO Ministro degli Esteri parlamentare in israele, ci darebbe la speranza che state cercando davvero di fermare questo massacro.
Tra l'altro, mi piacerebbe chiederLe, Mr Potuznik: "Quale dei 500 raid aerei in otto giorni ha trovato difensivo?"
Sperando che gli elettori cechi Le aprano gli occhi (a cazzotti) Le invio i più
(* purtroppo non ho trovato una foto di questo idiota)
3 gen 2009
-- una pozzanghera --
Sarà colpa della tanta pioggia.
2 gen 2009
-- Il Principio di Heisenberg (parte III) --
...(clicca qui per leggere la Parte I)...
Lei mi sorrise.
Aveva il canino sinistro leggermente spostato in avanti, quindi quando stava per sorridere, te ne accorgevi un attimo prima.
Disse che si chiamava A., che studiava medicina a Riga, che era il suo primo congresso, che si stava divertendo, ma si sentiva un po’ spaesata, e che si scusava del suo inglese non perfetto (…visto?).
Io le rispondevo che ero Donatello-ma-chiamami-Donnie, che ero italiano, sì, sì, proprio come Toto-Cutugno-un-italiano-vero, che era il mio millesimo happening, che le avrei presentato qualcuno, che “no, il tuo inglese è quite perfect”, e blablabla, e che mi avrebbe fatto piacere mangiare con qualcuno quella sera.
Sorrise di nuovo, di nuovo quella perlina faceva capolino sul rosa delle labbra.
Mentre parlava mi accorsi che assomigliava tantissimo a qualcuno. Non ricordavo a chi, ero del tutto ipnotizzato dai suoi occhi, però sì, io quel viso lo conoscevo.
E ci misi sei mesi a realizzare a chi assomigliasse Sanechka.
Ero a casa, con le cosce sudate appiccicate alla finta pelle della sedia della mia camera, quando la vidi.
Ero in Internet, e per caso davanti gli occhi mi è comparsa “la dama dell’ermellino”.
Era lei. Stessi capelli lisci che coprono le orecchie, stessa luce sulla (nella) pelle (giusto un po’ arrossata sugli zigomi a causa del sole equatoriale), stesso collo aristocratico…
...dicevo: eravamo lì, seduti a chiacchierare, i nostri sguardi non si mollavano un attimo.
Faceva fresco quella sera e c’era Tom Waits che sussurrava una “Blue Valentine” dagli altoparlanti della hall; mi ero avvicinato con la poltroncina tanto da sentire il profumo di A.: sapeva di cocco, forse era semplice bagnoschiuma oppure la sua carne era fatta davvero di polpa di cocco e le sue labbra erano di vera fragola. Mi immaginavo di morderla sul collo ed ebbi un sussulto. Le luci della hall erano coperte da abat-jour color crema, il che rendeva l’atmosfera morbida come il dormiveglia…
…poi, quell’ingombro carneo che era la rappresentante degli studenti Svedesi (una ragazza di 190 cm per 90 chili che, scoprirò in seguito, si chiamava Endura e si nutriva per lo più di pinguini) riagganciò la cornetta.
Sanechka si alzò (o meglio, credo sia stata il vento a sollevarla), mi passò davanti le ginocchia come una carezza e prese il ricevitore; mi guardò e fece un cenno con la mano “see you later, in the restaurant…”.
Poi compose il numero, e girandosi di nuovo verso di me, mi finì con un sorriso: “…Donnie”.
Ebbi solo il tempo di farle il segno di “9”, indicandomi il polso, prima che lei cominciasse a parlare in russo con il poster dietro al telefono.
Rimasi lì pochi secondi ancora, quindi salii in camera; avevo ancora la sabbia addosso e alle nove mancava meno di un’ora.
Ero contento come un bimbo.
Alle nove meno cinque entrai nel ristorante, dove i partecipanti al convegno si abboffavano di ogni ben di dio. Con lo sguardo affettai tutte le teste cercando quel sorriso: eccola lì, seduta tre tavoli a destra…mi ha visto…sorride.
Sono contento come due bimbi.
31 dic 2008
-- 23:59 del 31 Dicembre --
O non farti più vedere.
-- Just an illusion --
Ho pensato: ma se io mi organizzo, trovo il suo numero, lo chiamo per fargli gli auguri di Natale e registro tutto; se poi pubblico la telefonata... lui se ne va davvero?
Oppure intendeva dire: "Se escono certe mie telefonate dalle quali emerge che sono coinvolto in attività illegali vado via dall'Italia (mi hanno detto che in Tunisia si sta da dio)"
Che ne so, magari si riferiva a telefonate nelle quali fa capire... che ne so... che è stato un trafficante di droga? O... boh... che ne so... che i cavalli di Mangano costavano un sacco perchè erano purissimi... o cose così, per dire?
Intendeva questo?